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Riceviamo e pubblichiamo volentieri

Ancora "puzze" nell'aria.

Oggi , sabato 5 gennaio ’13 con un sole splendido esco sul terrazzo e un
odore forte e nauseabondo mi blocca il respiro.

Un piccolo giro di telefonate mi conferma che non sono il solo ad esserne
infastidito.

Anche se non è certo la prima volta che si avverte e che da anni se ne
parla, io continuo a domandarmi perché mai noi cittadini dobbiamo sottostare
anche a questo tipo di vessazioni!

Quali origini hanno?

Provengono da concimazioni, si spera legali, dei terreni o dalle discariche
mal gestite che abbiamo nel territorio?

Sono il risultato della noncuranza di pubblici amministratori o
del’interesse privato di operatori senza scrupoli?

Che effetto questi miasmi possono avere sugli organismi più deboli?

Sono tutte domande che tanti ci facciamo e che esigono delle risposte chiare
da parte chi ci amministra circa le cause e i possibili rimedi.

Mi auguro che Civica per Collegno, ancora una volta, possa farsi interprete
delle esigenze dei cittadini presso gli organi competenti.

Elio Milanese.

 

Benvenuto chi vuol collaborare con noi.

Ringraziamo il Gruppo Consiliare della Lega Nord, unico Gruppo Consiliare sempre presente alle nostre riunioni, per aver presentato interrogazioni in merito alle problematiche da noi discusse.
In particolare, inerente a questa sezione, ringraziamo per aver presentato una interrogazione in merito alla costruzione di barriere antirumore a margine del tracciato della ferrovia al confine col nostro quartiere.

Transenne avanti! No, indietro! No, avanti tutta! Ma grazie ai cittadini attenti.

 

 

Questa mattina, 22 dicembre, Babbo Natale ha fatto un regalo a tutti i cittadini utenti del mercato rionale di Terracorta. Sono magicamente riapparse le transenne che impediscono il transito degli automobilisti indisciplinati nelle via interessate, appunto, dal mercato del giovedì.

Erano state rimosse in seguito alle rimostranze da parte del nostro storico Comitato Spontaneo.

In realtà, però, noi non volevamo affatto la loro eliminazione, ma solamente che fossero gestite in maniera più accurata per evitare ogni possibile pericolo per i cittadini anche nei giorni della settimana in cui non c'è mercato. Avevamo sottolineato che la loro gestione “allegra” comportava l'abbandono delle stesse a volte in prossimità di incroci importanti o delle strisce pedonali, o in mezzo ai passaggi che circoscrivono la piazza.

Tutto ciò è documentato dalle e-mail, dalle fotografie e dai documenti che abbiamo inviato al Sindaco, agli Assessori competenti ed agli uffici pubblici.

Tant'è che, senza dirci nulla, l'Amministrazione comunale aveva deciso due settimane or sono di rimuoverle completamente.

Il nostro Comitato, come sempre attento a queste situazioni, ha subito avvertito l'Assessore al commercio del pericolo che comporta l'assenza di barriere nel giorno di mercato: gli automobilisti, infatti, incuranti dei cartelli di divieto, transitano laddove non potrebbero, comportando pericoli sia per gli utenti che per gli ambulanti. E purtroppo le forze dell'ordine non possono sostare in loco per tutta la durata del mercato.

Stamane, infine, probabilmente grazie all'intervento dell'Assessore, ma questo noi non lo sappiamo perchè come al solito non ci viene comunicato nulla, ecco riapparire le transenne.

Ma non dappertutto. Chi le ha portate, infatti, non si è ricordato che un paio di esse vanno poste all'incrocio tra via Avigliana e via Bardonecchia.

Così un paio di componenti del nostro storico e sempre presente Comitato Spontaneo, hanno deciso, in collaborazione con gli ambulanti, di posizionarle dove necessita, operando come ogni buon cittadino dovrebbe fare: intervenendo laddove c'è una mancanza da parte dell'Amministrazione, con buona volontà e spirito civico.

Siamo infatti ben consapevoli del fatto che i compiti di un buon Comitato di Quartiere, sia esso Spontaneo o no, non consistono solo nel segnalare buche nell'asfalto o lampioni non funzionanti, ma vadano ben oltre. Preoccuparsi della sicurezza dei propri concittadini è forse il primo dei doveri di ogni volontario di quartiere e questo non lo si può fare segnando una crocetta su di una cartina, ma stando sempre “sulla strada” con gli occhi ben aperti, come facciamo noi, da sempre.

Proprio per questo motivo anche in questo caso vigileremo sulla gestione delle transenne denunciando ogni irregolarità.

Confidiamo che chi di dovere apra bene le orecchie e sia disposto ad ascoltare... e forse anche a parlarci un po' più di frequente...


Buon Natale a tutti ed un augurio di un nuovo anno ricco di buona volontà.

 

Marco Bella.

 

Transenne "selvagge" - Reloaded

Si infittisce il mistero delle transenne "selvagge", prima troppo tra i piedi, poi volatilizzate!
Infatti oggi, 8 dicembre, come si nota dalla foto, non campeggiavano più nei soliti luoghi del loro abbandono. Saranno state trafugate dai soliti ignoti oppure qualcuno si sarà messo la mano sulla coscienza e, prima che capiti un incidente, le ha fatte riporre in magazzino? Non ci resta che aspettare il prossimo mercato per avere una risposta certa. Anche perchè a noi del Comitato Spontaneo che avevamo segnalato la cosa, nessuno ha detto nulla...

Transenne "selvagge"

Come si evidenzia bene dalla fotografia, la gestione delle transenne che limitano il traffico nelle vie adiacenti il mercato rionale del giovedì lascia molto perplessi.
Le barriere a fine mercato vengono ritirate in posizioni a nostro avviso pericolose per la sicurezza dei cittadini. E' dalla scorsa estate che lamentiamo la mala-gestione di queste transenne, le quali, non essendo assicurate con catene e lucchetti, sono state spesso usate impropriamente dai soliti ignoti. Vedasi il post Transenne a spasso, sul nostro forum.
Recentemente abbiamo di nuovo segnalato la cosa all'Assessore Zurlo (Commercio) poichè riteniamo che l'argomento sia inerente alla gestione del mercato, ma la situazione non è migliorata. Abbiamo solamente ricevuto una comunicazione da parte degli uffici comunali in cui si dichiara che:

i nostri lavori pubblici hanno il compito di ritirare le transenne suddette e lo fanno continuamente. Può capitare che, a causa di carenze di personale e contingenti, a volte avvenga nei giorni successivi”.
Peccato che la foto si riferisca al giorno 8 novembre, martedì, quindi prossimo più al successivo che al precedente giorno di mercato...
Abbiamo già provveduto ad inviare al Sindaco e nuovamente all'Assessore una segnalazione corredata di fotografie e ci aspettiamo una veloce soluzione al problema. Altrimenti qui finisce che, come al solito, ci si sveglierà soltanto quando ormai qualcuno si sarà fatto male...

Marco Bella

Beviamo. Beviamo?

All'indomani di campagne di sensibilizzazione sull'uso dell'acqua del rubinetto e del referendum sull'acqua pubblica, sembra scontato che si possa mettere tutti nelle condizioni di potersi dissetare bevendo dal proprio rubinetto. Ed in particolare i nostri figli.
Da circa tre anni a questa parte, (forse anche qualcosina in più...), nella scuola Cervi e, soprattutto nella materna Leumann, (ospitata negli stessi locali della Cervi), si verifica un fatto poco piacevole: l'acqua che sgorga dai rubinetti è sempre accompagnata da residui, probabilmente di calcare e/o concrezioni stratificatesi nei tubi col passare degli anni, che si staccano e vengono trascinate nell'acqua che i bimbi dovrebbero bere al pasto o durante la giornata.
Il problema, appunto, è noto da tempo agli uffici tecnici, i quali hanno ovviato con soluzioni che però non hanno risolto il problema.
Nel mese di giugno di quest'anno i rappresentanti dei genitori della materna Leumann insieme con le insegnanti, hanno inviato una lettera agli assessori competenti, (il cui testo potete trovare sul nostro forum www.terracorta.forumgratis.org), chiedendo un incontro per risolvere la situazione. Il problema era ed è quello sollevato da tanti genitori: possiamo tranquillamente far bere ai nostri figli quell'acqua?
Dal punto di vista sanitario l'amministrazione comunale, sia nel 2010 che nel 2011, aveva fatto eseguire delle analisi dall'ASL competente,  analisi che avevano stabilito con certezza la potabilità dell'acqua. Sì, ma... e questi residui? Cosa sono? Rappresentano un pericolo per la salute? Questi i principali interrogativi dei genitori.
Questa mattina, 30 settembre, a distanza di tre mesi dalla lettera, finalmente l'Assessore Danila Voghera, con delega alla programmazione, progettazione e manutenzione edifici pubblici, ha potuto constatare di persona la presenza di questo particolato nell'acqua della scuola materna ed in quella della scuola elementare.
Risultato: ci ha assicurato che si metterà subito al lavoro per poter ovviare al problema con sollecitudine. Nel frattempo i bambini berranno acqua in bottiglia fornita dal servizio mensa.
Ci dispiace che siano dovuti passare tre anni dalle prime segnalazioni, (anche se qualche intervento, non risolutivo per altro, era stato fatto), e soprattutto che ci siano voluti tre mesi dalla lettera degli insegnanti e rappresentanti dei genitori, oltre a numerose sollecitazioni verbali, prima che qualcuno si desse la pena di venire a constatare la cosa. Non fosse altro che per poter verificare di persona che non sono proprio tutte “paturnie” quelle dei genitori.
Ora non ci resta che aspettare la soluzione e sperare che sia messa in atto a breve.

Marco Bella.

Il testo della relazione dell'ARPA sulle Puzze di Punto Ambiente.

 

Torino, 15 settembre 2010

CONFERENZA STAMPA
Da dove ha origine e cos’è questa “puzza”?

Nel 2010 sono giunte all’Ufficio per le Relazioni con il pubblico dell’Agenzia oltre cinquanta diverse segnalazioni telefoniche, a mezzo posta elettronica o lettera, di cittadini che lamentavano “la percezione di odori sgradevoli nella zona Nord Ovest della Città”. Queste segnalazioni provengono sia da Torino, sia da alcuni comuni limitrofi quali Druento, Collegno e Pianezza. Alcune sono di rappresentanti di comitati spontanei o associazioni che rappresentano gruppi di cittadini. Il numero reale della popolazione coinvolta dal fenomeno DUNQUE possiamo dedurre sia notevole. Le lamentele fanno riferimento a odori percepiti prevalentemente nelle ore serali e che talvolta si manifestano sino al mattino. Dalle dichiarazioni degli esponenti non è individuabile una cadenza temporale nel manifestarsi del fenomeno. Alcuni cittadini segnalano di aver percepito il problema 2/3 volte la settimana. Altri segnalano una frequenza inferiore, altri maggiore. I termini utilizzati per descrivere il fenomeno sono piuttosto eterogenei, in particolare la “puzza” viene descritta come “un odore acre, dovuto alla emissione di sostanze chimiche piuttosto che al compost, o a materiale in fermentazione o semplicemente marcio”. A causa di questa comprensibile difficoltà da parte dei cittadini di caratterizzare e descrivere meglio il fenomeno per i tecnici dell’Agenzia non è stato facile individuare la/le sorgente/i che sta/stanno causando questo forte disagio alla popolazione. I termini impiegati per la descrizione qualitativa del fenomeno, infatti, sono il frutto di precedenti esperienze e valutazioni sensoriali personali. Le “puzze” avrebbero anche provocato malesseri a qualche cittadino. Alcuni esponenti comunque hanno dato un contributo notevole al restringimento dell’area geografica da investigare in quanto spostandosi sul territorio, spesso per lavoro, riuscivano ad individuare zone in cui l’odore era più forte rispetto ad altre. Si precisa che alcune di queste persone, in genere rappresentanti di comitati spontanei, hanno effettuato visite anche all’interno di alcuni impianti. Il sovrapporsi di più fenomeni emissivi e l’andamento climatico o microclimatico sono stati elementi di ostacolo che non consentono una continuità temporale del fenomeno e quindi una rintracciabilità della provenienza degli odori. Nel caso specifico la zona considerata è molto vasta, riconducibile ad una porzione della città di Torino e al territorio limitrofo, in cui sono presenti molte aziende potenzialmente in grado di generare odori simili. Occorre tener presente poi che in base a quanto riferito da alcuni esponenti, non si è in grado di escludere le attività di aziende agricole che in zona trattano, in alcuni periodi dell’anno, i loro terreni con fertilizzanti.

Dopo diversi confronti tra gli operatori dell’Arpa si è comunque riusciti a circoscrivere l’area e concentrare l’attenzione su cinque aziende: Italconcimi srl – sita in corso Regina Margherita, Torino È un’azienda che produce compost partendo principalmente da sostanze organiche vegetali. Per opportuna conoscenza si riferisce che il compost è prodotto a partire da sostanze organiche, in questo caso materiali vegetali che, mediante un processo di fermentazione aerobica, sono trasformati in altre sostanze impiegabili per la fertilizzazione delle piante o come “ammendanti” per il terreno. Questa ditta in passato è stata oggetto di diverse segnalazioni riguardanti l’emissione di odori. È stato effettuato un sopralluogo dal quale non sono emerse delle criticità. Si precisa che nel corso di questi ultimi anni l’impianto ha ridotto il prodotto lavorato. Discarica di Barricalla (Baricalla spa) È situata nel comune di Collegno. È una discarica di rifiuti speciali pericolosi. È stato effettuato un sopralluogo quando era in corso una sperimentazione riguardante l’abbattimento degli odori prodotti dal percolato, mediante un filtro a carboni attivi. Nel corso del sopralluogo non sono emerse criticità ambientali non si sono percepiti odori riconducibili a quelli lamentati, e quelli presenti non erano percepibili all’esterno del sito. Impianto CIDIU “Cascina Gay” di Collegno È un impianto che effettua trattamenti simili a quelli di Italconcimi. Negli ultimi mesi non ha più ritirato “prodotto fresco” e, al momento del sopralluogo, aveva unicamente del prodotto in maturazione o prodotto finito. Il sopralluogo è stato effettuato nel momento peggiore dal punto di vista di produzione degli odori: aveva infatti appena piovuto ed era in corso la vagliatura del prodotto. Transitando in mezzo ai cumuli è stato percepito un leggero odore che è stato giudicato non essere così intenso da generare i fenomeni lamentati. Impianto CIDIU “Cascina Cassagna” di Pianezza Ha sostituito come attività di discarica l’Amiat di Via Germagnano. A Cascina Cassagna vengono conferiti i rifiuti urbani della città di Torino e dei comuni limitrofi. Sono stati effettuati diversi sopralluoghi durante i quali in alcuni casi è stato percepito un odore riferibile alle segnalazioni dei cittadini. La ditta ritira anche i “sovvalli” (prodotti della vagliatura dei rifiuti differenziati della frazione umida) di Punto Ambiente. Impianto Punto Ambiente, sito in località Cassagna nel comune di Druento È entrato in funzione sul finire dello scorso anno. È posto nelle immediate vicinanze dell’impianto CIDIU (sebbene siano situate territorialmente in comuni diversi). Si occupa della produzione di compost partendo dai rifiuti provenienti dalla frazione umida della raccolta differenziata e da sostanze organiche vegetali nella zona Nord Ovest dell’hinterland torinese. Punto Ambiente ha sostituito quasi completamente nel ritiro di questo prodotto l’impianto di Borgaro che, come risaputo, aveva creato anch’esso numerosi problemi di esposti da parte della popolazione. Rispetto agli impianti di compostaggio Italconcimi e Cascina Gay, Punto Ambiente utilizza un diverso processo produttivo. Inoltre il materiale di partenza è differente e variegato in quanto nei rifiuti conferiti sono presenti anche i prodotti della raccolta differenziata, quali i residui di cibi (carne, pesce, frutta, verdura ecc, ecc). Quindi dal punto di vista olfattivo si tratta di un rifiuto che produce odori significativamente più sgradevoli. Presso l’impianto sono stati effettuati 5 sopralluoghi. Sono state prese in considerazione tutte le matrici ambientali. Le verifiche sono iniziate dalle fasi di avvio dell’impianto (fine anno 2009). Dagli accertamenti sono emerse alcune criticità legate alla modalità di gestione del rifiuto organico. Alcune erano di tipo formale, non legate perciò alla rilevazione degli odori.

CONCLUSIONI In base a quanto accertato nel corso dei sopralluoghi, mettendo in relazione la tipologia di emissione con le criticità emerse grazie dalle segnalazioni della cittadinanza e in base alle precisione con cui alcuni esponenti sono stati in grado di focalizzare la provenienza degli odori sgradevoli si ritiene che il fenomeno lamentato si origini con ragionevole certezza dall’impianto Punto Ambiente, a cui occorre però aggiungere una componente dovuta all’emissione di odori dell’impianto CIDIU di località Cassagna. Emissione dovuta anche in relazione all’aumento dei quantitativi ritirati di rifiuti solidi urbani proveniente dalla città di Torino, in precedenza conferiti ad Amiat. Non è tuttavia da escludere completamente la possibilità che in alcuni periodi si sovrappongano le emissioni di altri impianti. Come già detto sono stati segnalati disturbi legati a irritazioni degli occhi e della gola ma non si è a conoscenza di certificati medici attestanti conseguenze alla salute o ricoveri. Le verifiche effettuate all’interno dell’impianto Punto Ambiente sono state effettuate congiuntamente a personale della Procura della Repubblica e Provincia di Torino. Arpa Piemonte, al momento, nella complessità del caso, da una parte sta continuando a raccogliere le segnalazioni dei cittadini per fare un quadro completo della situazione, dall’altra prosegue l’attività di verifica dell’impianto “Punto Ambiente”.