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Viabilità: è ora di... muoversi!

 

Viabilità sostenibile. Un concetto importante che vorrebbe coniugare il sacrosanto diritto di ciascuno di noi di potersi spostare per lavoro, piacere o dovere, senza però minare l'altrettanto sacrosanto diritto ad una vita in una città sicura, a misura d'uomo, e magari anche con un'aria un po' più pulita da respirare.

E' possibile? Tutto sommato noi pensiamo di sì. Certo, ci vuole una bella dose di buon senso e determinazione per raggiungere questo ambizioso obiettivo.

Buon senso che spesso non sembra esserci stato quando si sono stilati i piani regolatori, che hanno cambiato il volto di interi quartieri, senza considerare il variare del bisogno di mobilità che tali nuove situazioni avrebbero comportato.

E' il caso del nostro quartiere. Vittima sia di una crescita incontrollata degli abitanti (vedasi le nuove torri che sono sorte sul corso Francia) sia degli effetti che gli aumenti di volumi residenziali delle zone circostanti hanno causato su di esso nel senso di un incremento del flusso di traffico veicolare di attraversamento.

Nel 2006, il nostro Comitato Spontaneo, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, ha promosso uno studio dei flussi di traffico nel nostro quartiere. I dati furono elaborati dal Politecnico di Torino e portarono in evidenza l'uso di alcune vie come alternativa al corso Francia e con un'intensità di traffico pari a quest'ultimo. L'impatto negativo sulla sicurezza e sulla qualità ambientale del nostro territorio è facilmente immaginabile; soprattutto in virtù del fatto che questi flussi dal 2006 ad oggi certamente non hanno subito flessioni, ma sicuramente notevoli incrementi.

Cercando soluzioni a questi inconvenienti, noi del Comitato Spontaneo abbiamo trovato tracce interessanti a proposito di una ipotesi di viabilità alternativa e tangenziale al nostro territorio, elaborata qualche anno fa dagli uffici della Provincia di Torino. Ipotesi che sembrava essere stata messa “nel cassetto” ma che a nostro avviso va celermente rispolverata.

Abbiamo così chiesto ed ottenuto un incontro con l'Assessore Avetta (Trasporti e Viabilità) della Provincia di Torino ed il suo staff. Un incontro cordiale e costruttivo in cui abbiamo convenuto sulla necessità di instaurare un tavolo di lavoro tra Provincia, Comuni e Quartieri interessati, al fine di giungere ad un progetto per creare un nuovo corridoio preferenziale alla viabilità in direzione Rivoli-Torino e viceversa per decongestionare Terracorta.

Non potevamo, dunque, non coinvolgere i nostri “vicini di casa” del Quartiere rivolese di Maiasco, anch'esso vittima dello stesso problema.

Grazie al Comitato del Quartiere Maiasco il 15 febbraio abbiamo avuto un incontro con l'Assessore Sozza (Programmazione del territorio) del Comune di Rivoli. In questa sede abbiamo portato le nostre valutazioni, i nostri dati e le nostre ipotesi, le quali sono state vagliate con attenzione dall'Assessore.

Manca solo un soggetto da coinvolgere: l'Amministrazione comunale di Collegno. A tale proposito stamane, 16 febbraio, abbiamo inviato una richiesta di incontro con l'Assessore Pirrello (Viabilità) del Comune di Collegno, che speriamo sia accolta a breve.

Ancora una volta, dunque, il nostro Comitato Spontaneo di Quartiere si propone alla ricerca di soluzioni concrete a problemi pressanti e con uno sguardo che va aldilà dei nostri confini.

Noi il nostro contributo da volontari lo diamo, ora sta ai nostri amministratori fare la propria parte.

Concretamente.

 

Marco Bella

 

 

 

 

 

Benvenuto chi vuol collaborare con noi.

Ringraziamo il Gruppo Consiliare della Lega Nord, unico Gruppo Consiliare sempre presente alle nostre riunioni, per aver presentato interrogazioni in merito alle problematiche da noi discusse.
In particolare, inerente a questa sezione, ringraziamo per aver presentato una interrogazione sul posizionamento di strisce pedonali per l'attraversamento sicuro di via Moncenisio.

Cambia assessore, non cambia la musica... purtroppo...

Oggi, 30 settembre 2011, una delegazione del nostro Comitato Spontaneo ha incontrato Gianfranco Pirrello, da qualche mese nuovo assessore ai Lavori Pubblici.
Occasione per l'incontro sono state tre lettere da noi protocollate lo scorso maggio e riguardanti tre problematiche molto importanti per il nostro quartiere.
La prima trattava la viabilità. Si chiedeva all'assessorato se non fosse il caso di eseguire un nuovo monitoraggio del traffico veicolare di attraversamento del nostro quartiere in seguito alla realizzazione della pista ciclabile di via Moncenisio e via Susa e, soprattutto, si poneva all'attenzione dell'assessore una possibile soluzione  al problema: la cosiddetta zona30, integrata dalla sincronizzazione semaforica del c.so Francia di cui abbiamo già parlato su queste pagine.
La seconda lettera chiedeva all'amministrazione di porre una particolare attenzione alle infrastrutture per il transito pedonale delle vie Fabbrichetta, Isonzo, Cefalonia e limitrofe, dove da anni si vive una situazione drammatica a causa del pesante flusso di veicoli anche di notevoli dimensioni (autoarticolati, autobus...).
La terza richiamava l'attenzione dell'assessorato sull'area verde posizionata tra le vie Avigliana e Moncenisio. Un'area lasciata a sé, senza una progettazione che la renda fruibile ai cittadini e che, temiamo, possa essere un domani utilizzata a fini di speculazione edilizia...
Come dicevo all'inizio, la musica, purtroppo, non sembra cambiare mai. Tutte le nostre osservazioni e le nostre proposte, pur essendo regolarmente registrate, (stavolta come tutte le altre volte in cui abbiamo incontrato i nostri amministratori), vengono in un certo qual modo “messe nel cassetto”.
Giustificandosi dietro un'infinità di argomentazioni, alcune plausibili, altre forse un po' meno, ci si perde dietro rivoli di parole inconcludenti e si fa poco, troppo poco a nostro avviso.
Ci piacerebbe avere delle risposte alle nostre argomentazioni. Anche negative, ma pur sempre circostanziate. E invece no. Si prende tempo dicendo che la soluzione è in fase di discussione, che bisogna interagire con altri soggetti quali i comuni limitrofi, la provincia e magari la regione, ed alla fine tutto finisce in un nulla di fatto.
La zona30 nel nostro quartiere, ad esempio. Certo si potrebbe fare, ma come la si controlla se c'è questa cronica carenza di personale nel corpo della Polizia Municipale? Quindi, la filosofia sembra questa: se non la posso controllare non la faccio neppure. La sincronizzazione dei semafori di c.so Francia? Troppo complessa la questione, non merita una risposta.
Ma... e la situazione delle vie Fabbrichetta, Cefalonia eccetera? Avete pensato alla ripercussione del traffico veicolare dei nuovi residenti una volta completate le nuove “torri” di c.so Francia? Ecco... sì…  dunque... dicevamo della zona30? Ah, ecco. Meglio cambiare discorso.
Meglio dire che ora che ci sono i comitati di quartiere “regolarmente eletti” tutti questi discorsi si faranno (di nuovo??) in sede di assemblea di questi nuovi soggetti.... ed intanto il tempo passa e passa e continuerà a passare...
Grazie assessore Pirrello per il tempo che ha dedicato a noi, un gruppo di cittadini che è ancora convinto di poter avere delle risposte durante gli incontri con voi amministratori della cosa pubblica.
Noi ribadiamo che continueremo a voler interloquire direttamente con voi, poiché solo voi siete stati eletti e/o nominati per prendervi la responsabilità delle vostre scelte amministrative e noi, in quanto cittadini, abbiamo questo diritto.

Marco Bella.

Prevale il buonsenso: la ZTL non si farà.

E' notizia fresca fresca. L'assessore all'Ambiente, Barbara Martina, ha comunicato poco fa (giovedì 13 Gennaio 2011, pomeriggio) al presidente del nostro comitato che la Giunta comunale ha deciso di non realizzare più la ZTL sul territorio del quartiere Terracorta.
Alla fine, dunque, Sindaco ed Assessori, considerando l'impatto sulla popolazione residente contro i benefici che avrebbe apportato il progetto così come era stato pensato, hanno valutato in maniera negativa la creazione di una zona a traffico limitato sul nostro quartiere.
Mi piace anche pensare che questa volta le opinioni dei cittadini attivi abbiano avuto il loro peso...

Marco Bella

ZTL sì, ZTL no, ZTL...boh?

 

Ogni tanto ritornano e si ripropongono. Talvolta cambiano, spesso restano immutati, Ancor più sovente restano uguali anche dopo le considerazioni e le osservazioni dei cittadini. Ma tant'è, i progetti dell'Amministrazione comunale collegnese, vanno avanti dritti dritti per la loro strada. Checchè i cittadini contribuenti abbiano da dire. Come se ci fosse sempre un "bene superiore" di indefinibile concretezza ma di continua sfuggevolezza per le nostre povere menti di semplici cittadini contribuenti (e scusate la rima non voluta...).

Questa è stata la volta della ZTL. Un po' devo dire che ce l'eravamo dimenticata. Dopo il baccano che si era sollevato alla fine della scorsa legislatura tutto in effetti era stato messo in un angolino a prender polvere.

Ma la macchina burocratica avanza spietata e se non si coglie l'attimo i finanziamenti, ahimè, svaniscono.

Siamo quindi stati convocati presso l'ufficio dell'Assessore all'Ambiente Barbara Martina, dove l'architetto Zerbin ci ha spiegato le ultime in merito alla prossima a realizzare ZTL ambientale sul territorio del nostro quartiere. Tutto sembra debba essere deciso in fretta poichè, come dicevo prima, sta per scadere il termine ultimo entro cui inviare i progetti definitivi alla Regione per l'approvazione dei finanziamenti.

Ma prima un po' di "storia".

Nel 2007 nasce l'idea, per giungere all'obiettivo del 20% di territorio cittadino sotto tutela ambientale dal punto di vista del traffico veicolare,  di applicare sul nostro quartiere una ZTL ambientale, in cui, cioè, si effettua in una fascia ristretta di ore al giorno un blocco parziale del traffico dei non residenti.

Su richiesta dei commercianti, poi, l'Amministrazione concede l'utilizzo di alcune vie importanti nel quartiere escludendole dalla ZTL; una sorta di "corridoi" zona franca in cui tutti possono circolare liberamente anche nelle ore di blocco. Alle richieste dei commercianti si uniscono anche le richieste di altri cittadini che portano i tecnici comunali a tracciare una vera e propria "ragnatela" di corridoi per permettere anche ai non residenti di avvicinarsi il più possibile alle loro mete all'interno del quartiere senza dover commettere infrazioni; ricordiamoci che sul territorio del nostro quartiere insistono due scuole materne ed una scuola elementare.

A questo punto al nostro comitato sorge spontanea una domanda: ma con tutte queste zone a libera circolazione, a cosa serve la ZTL?

Partendo poi dal presupposto che non credo si possa considerare Terracorta una zona altamente inquinata, la cosa, per dirla alla Guzzanti (Corrado) ci "perplimeva" alquanto.

In effetti il grosso problema legato alla viabilità nel nostro quartiere è rappresentato dall'attraversamento durante le ore di punta da parte di tutti quei veicoli che individuano le vie di Terracorta come una soluzione alternativa e (mah!!??) più scorrevole al Corso Francia. Determinando una situazione di disagio e pericolosità per i residenti, che si muovono per lo più a piedi o in bicicletta, vista la velocità a cui sfrecciano le macchine nelle ore di punta.

Tornando alla ZTL, dunque, che cosa ce ne facciamo di uno strumento che lascia le cose immutate rispetto al passato, ma con qualche cartello in più?

E qui entra in gioco la riunione di ieri, 11 Gennaio 2011.

Sì, perchè con una nuova norma regionale, vengono modificati alcuni parametri relativi alla circolazione dei residenti all'interno delle ZTL. Infatti, mentre con la vecchia normativa i residenti potevano spostarsi liberamente con qualsiasi mezzo in loro possesso, oggi, con l'applicazione del nuovo decreto regionale, noi residenti durante le ore di ZTL, possiamo circolare solo se siamo in possesso di un veicolo Euro3 benzina o Euro2 diesel munito di FAP, (escludendo sempre i veicoli a gas o elettrici che possono circolare comunque). Tutto ciò rappresenta un'enorme limitazione per noi cittadini del quartiere che, ricapitolando, vedremmo applicare una ZTL con finalità ambientali la quale, grazie alle vie di libero accesso, lascerà immutata la situazione di traffico veicolare di attraversamento (per lo più di non residenti) mentre limiterà pesantemente la nostra libertà di movimento.

Ovviamente noi del comitato ci siamo sempre opposti al progetto così come è stato pensato e progettato (ed a tal proposito abbiamo depositato al protocollo del Municipio le nostre osservazioni sia nel 2007 che nel 2008) e ci opporremo anche questa volta se ci vedremo applicare la ZTL così come ci è stata presentata.

Le nostre osservazioni per poter migliorare la situazione sono in effetti molto semplici. Dal momento che questa ZTL si definisce "ambientale" che persegua l'unico obiettivo per cui si dovrebbe applicare: la riduzione del traffico veicolare in transito nel quartiere. Abbiamo quindi indicato quali dovrebbero essere secondo noi le vie transitabili a tutti i veicoli anche durante la ZTL per salvaguardare il commercio nel quartiere senza che queste rappresentino un percorso utile a chi vuole evitare Corso Francia. Parallelamente si sincronizzino i semafori di Corso Francia da Cascine Vica (più o meno a partire dalla ex-Bugnone, per intenderci) fino all'incrocio con Corso Togliatti - Via Fabbrichetta, per rendere più scorrevole il traffico in quel tratto del Corso Francia scoraggiando chi volesse entrare nel nostro quartiere per attraversarlo. Ed ancora, applicare la zona "30", ovvero il limite di velocità a 30 Km/h sul nostro quartiere come si vede dappertutto in Europa laddove vi sia un agglomerato urbano residenziale simile a quello di Terracorta con traffico pedonale e di biciclette.

L'alternativa a tutte queste proposte è solamente una: non fare a Terracorta la ZTL.

 

 

 

Piazza Concordia: uno spazio recuperato!

 

Eccola la piazza, la nostra nuova piazza. Manca solamente il cartello che ne indichi la denominazione, poi sarà completa. Dopo 40 anni di abbandono e sfruttamento selvaggio da parte di cittadini  poco attenti alle cose pubbliche che la deturpavano con scorribande in automobile e manifestazioni di non-senso civico, finalmente il quartiere è tornato in possesso di uno spazio da dedicare ai giochi dei bambini, alle chiacchierate sulle panchine e, perchè no, al futuro relax nelle prossime serate estive. Per adesso non par vero, specialmente ai residenti prospicenti la piazza, poter osservare i bambini della scuola Cervi che corrono a giocare a pallone subito dopo l'uscita di scuola, mentre i loro genitori o i loro nonni scambiano quattro parole seduti sui nuovi muretti in attesa del ritorno a casa.  La nuova regolamentazione della viabilità sulla piazza non consente la sosta se non nelle zone delimitate a parcheggio sul lato della via Bardonecchia, nè la circolazione dei veicoli all'interno della piazza. Queste erano le indicazioni che il Comitato di quartiere a suo tempo aveva dato ai tecnici dell'Amministrazione comunale, e ringraziamo anche i politici per aver accolto i nostri suggerimenti. Grazie a questa scelta la cittadinanza ha recuperato uno spazio prezioso perchè aiuta la socializzazione e lo svago all'aria aperta in tutta sicurezza.

Giovedì scorso, 22 aprile, la piazza ha finalmente riospitato il mercato rionale. 66 dei 100 banchi sono rientrati nel quadrilatero della piazza Concordia, mentre gli altri sono stati sistemati tra la via Condove e la via Bardonecchia. Raccogliendo le impressioni dei cittadini utenti del mercato abbiamo ricevuto pareri molto positivi. Le nuove corsie tra i banchi sono un po' più larghe di prima e questo facilita l'accesso degli utenti, oltre a dare un miglior "colpo d'occhio".

Resta ancora insoluto il problema del disagio arrecato dalla sistemazione dei banchi in via Bardonecchia tra via Avigliana e via Sacra di S.Michele, per il quale il Comitato è sempre mobilitato al fianco dei cittadini residenti nel condominio interessato che continuano ad opporsi a tale situazione.